BUSINESS BAMBÙ: AVVIARE UNA COLTIVAZIONE DI BAMBÙ GIGANTE

Trovare una valida alternativa alle colture tradizionali ed ormai poco redditizie
Primo imprenditore agricolo in Friuli Venezia Giulia a credere nella coltivazione del bambù gigante

Franco Zuttioni, l’imprenditore agricolo che per primo in Friuli Venezia Giulia ha creduto nella coltivazione del Bambù Gigante OnlyMoso

Chiunque avesse la possibilità di sentire lo stato d’animo che pervade il mondo agricolo in questi ultimi anni, saprebbe che tutto il settore, escludendo alcune realtà nel settore vitivinicolo o coltivazioni di nicchia sempre in mano a pochi, langue in una profonda crisi. Le coltivazioni di soia, mais, grano in primis, ormai non sono affatto redditizie e gli agricoltori sopravvivono solo grazie ai contributi.

Senza contare la spietata concorrenza estera nei vari settori (latte, olio, frutta).

Molti agricoltori si accontentano di arrivare a fine anno in pareggio anche grazie ai contributi che ricevono e così proseguono di anno in anno senza saper guardare oltre.

Fortunatamente c’è chi riesce a scrollarsi di dosso questa sorta di rassegnazione e cerca di guardare oltre il proprio orticello per capire cosa fanno gli imprenditori agricoli dall’altra parte del globo terrestre.

Infatti, dall’altra parte del mondo c’è una coltivazione che da secoli resiste, si estende sempre più e riesce a produrre vero reddito: è il bambù. In particolare il bambù gigante della qualità Moso.

Da questa pianta derivano notevoli applicazioni (oltre 1.500) che vanno dalla fabbricazione di mobili, parquet, oggettistica alle costruzioni in edilizia, dalla produzione di carta alla fibra tessile e plastica naturale, dalla cosmesi ai medicinali. La produzione di germogli ad uso alimentare, poi, non riesce a soddisfare la grande domanda di questo prelibato alimento. Alimento ricco di minerali e vitamine molto apprezzato nella cucina vegetariana e vegana. Perfino dalle foglie si ricavano bevande ricche di flavonoidi!bambù gigante Moso

Viste queste premesse alcuni imprenditori illuminati hanno pensato di importare in Italia questa pianta, di riprodurla in grandi quantità e commercializzarla in esclusiva per creare piantagioni (bambuseti)  allo scopo di realizzare una vera filiera corta tra chi coltiva e chi trasforma la materia prima.

Da tempo, infatti, le aziende italiane (specialmente i produttori di mobili) caldeggiano questa soluzione in quanto i grossi produttori di bambù come la Cina da tempo hanno adottato delle misure protezionistiche introducendo pesanti dazi doganali.

Il mercato italiano ed europeo in generale sono, quindi, molto interessati a questa coltura perché conoscono le sue qualità.

A tale scopo è nato un Consorzio che fornisce le piante selezionate per il clima italiano e che si occuperà della commercializzazione di tutta la produzione del bambuseto: dai germogli alle foglie ai culmi, liberando il coltivatore dall’incombenza di trovare gli acquirenti e spuntando migliori prezzi di vendita.

bambusetoIl Consorzio si incarica di fornire tutta l’assistenza nella realizzazione dell’impianto, a partire dalla verifica del terreno e per tutto il percorso della coltivazione fino alla raccolta dei germogli e dei fusti (culmi).

Affidarsi al Consorzio toglie numerose problematiche che possono insorgere a chi decide di coltivare. A cominciare dalla consulenza del terreno per finire alle tecniche di raccolta e commercializzazione.

L’importante è mettere a disposizione almeno un ettaro di terreno per poter avviare una coltivazione a livello industriale.

Dopo una semplice preparazione del terreno, sempre seguendo le indicazioni del Consorzio, si potranno piantumare le piante madri. La pianta è una graminacea estremamente rustica che ben si adatta ad ogni tipo di terreno. Cresce splendidamente in climi temperati, resiste a temperature fino a -22°C e non necessita di trattamenti antiparassitari in quanto è antibatterica e antimicotica naturale.

bambùmoso

Il germoglio è l’embrione della canna e trova un vasto impiego nel mercato alimentare. Lo si raccoglie in primavera a partire dal terzo anno. Essendo ricco di molte sostanze nutritive è molto richiesto per le diete vegane e vegetariane.

 

Le canne, più propriamente culmi, si sviluppano dal germoglio ed in pochi mesi raggiungono altezze di 15/25 metri di altezza. Il legno è estremamente pregiato, di qualità e rinnovabile che si sposa perfettamente con le tendenze ed i bisogni della società italiana ed europea che chiede sempre più materiali di qualità e rinnovabili. Le canne giovani (1 – 2 anni) trovano impiego nell’industria tessile e cartiera. Le canne lignificate (3 – 5 anni) vengono impiegate dove è richiesta robustezza e durata. La raccolta dei culmi avviene in autunno e inverno.

Chi ha capito il valore di questa pianta sa che siamo davanti ad una vera rivoluzione verde, ecologica, capace di fornire ottimo materiale e di riavvicinare l’uomo alla natura come da tempo non accade, permettendo ai vari attori (dall’agricoltore al dettagliante) di trarre profitto da un’attività etica.

 

parquetbambù

germoglibambùgigante

moso

Lascia un Commento

Lascia un commento a questo articolo, ti garantiamo che il tuo indirizzo e-mail non verrà reso pubblico e che non riceverai alcuna mail da infoperte.it o alcun tipo di spam.

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>