COME CHIEDERE IL PART-TIME PER LA PENSIONE

I soggetti beneficiari e le procedure di ammissione
Il Ministro del lavoro Poletti

Il Ministro del lavoro Poletti

Dal 2 giugno 2016 è in vigore il contratto di lavoro a tempo parziale agevolato in uscita per i lavoratori ormai prossimi alla pensione.
Il nuovo istituto, annunciato dalla legge di stabilità 2016 e ora regolato dal DM 7 aprile 2016 (Incentivi al passaggio al lavoro part-time in prossimità del pensionamento di vecchiaia, ai sensi dell’art. 1, comma 284, della legge 28 dicembre 2015, n. 208) è riservato ai lavoratori del settore privato, anche agricolo, con contratto a tempo pieno ed indeterminato.

Soggetti destinatari del beneficio

Ne può beneficiare chi ha alle spalle almeno 20 anni di contributi (cioè il requisito contributivo minimo per la pensione di vecchiaia) e raggiungerà l’età pensionabile (66 anni e 7 mesi per gli uomini e 65 e 7 mesi per le donne) entro il 31 dicembre 2018 (Art. 2 DM 7 aprile 2016).
Dalla platea dei beneficiari risultano quindi escluse alcune categorie di lavoratori, quali, a mero titolo esemplificativo, i lavoratori domestici, i lavoratori a chiamata e quelli che lavorano a domicilio.
I requisiti contributivi e anagrafici devono essere certificati dall’Inps. Il rilascio della relativa certificazione può essere richiesto in via telematica (per chi è in possesso del codice personale che consente di accedere ai servizi telematizzati dell’Inps) oppure tramite patronato o uno sportello dell’Istituto stesso.


Il passaggio al part time deve essere concordato con il datore di lavoro, che potrebbe anche negarlo.
Si può chiedere di lavorare con orario ridotto, in una misura compresa tra il 40 ed il 60%, con accredito figurativo, a carico della finanza pubblica, dei contributi corrispondenti alle ore non lavorate e, pertanto, senza alcuna penalizzazione sul futuro assegno pensionistico.
La retribuzione percepita dal lavoratore sulla base dell’effettivo orario della prestazione lavorativa, inoltre, è integrata dal datore di lavoro con un bonus aggiuntivo esentasse, da versare in busta-paga, pari alla contribuzione pensionistica risparmiata.
Di fatto, la retribuzione oraria del lavoratore è più alta, ma il datore di lavoro che concorda un contratto part time pre-pensione taglia comunque parte dei costi dello sullo stipendio mensile.
Il part time agevolato è concordato per una durata pari al periodo intercorrente tra la data della data di accesso al beneficio e quella in cui il lavoratore matura il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia.

La procedura di ammissione al beneficio

Il contratto di lavoro a tempo parziale agevolato va trasmesso, a cura del datore di lavoro, alla DTL (direzione territoriale del lavoro) competente per territorio per il rilascio del prescritto nulla osta: trascorsi inutilmente 5 giorni decorrenti dalla ricezione del contratto l’autorizzazione si intende comunque rilasciata, in applicazione dell’Istituto del silenzio-assenso (Art. 3 DM 7 aprile 2016).
L’istanza va proposta telematicamente all’INPS, che entro cinque giorni ne comunica l’accoglimento, nei limiti delle risorse stabilite dalla legge, o l’eventuale rigetto.
Gli effetti del contratto decorrono dal primo giorno del periodo di paga mensile successivo a quello di accoglimento dell’istanza.
Le istruzioni per la fruizione del beneficio sono contenute nella circolare Inps n. 90 del 26 maggio 2016.

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