CYBERCONDRIA: QUANDO INTERNET ALIMENTA L’IPOCONDRIA

Sempre più spesso, i motori di ricerca vengono consultati al posto del medico. Una pratica errata che rischia di diventare molto pericolosa.

Cybercondrie_670

L’ipocondria è un disturbo psicologico abbastanza comune. Si manifesta con la convinzione di avere una malattia grave o di poterla contrarre, idea maturata a causa di una distorta interpretazione di sintomi che, nella realtà, non hanno significante implicazione medica. Chi è ipocondriaco sa che un semplice mal di testa o un colpo di tosse, possono far sprofondare rapidamente nella paura di avere un tumore o un’altra malattia dolorosa e difficilmente curabile, con un’attenzione quasi morbosa a qualsiasi campanello d’allarme lanciato dal nostro corpo. E’ un disturbo che esiste da tempo (giù Freud ne parlava) ma, con l’accesso a internet illimitato e alla portata di tutti, si è mutato fino a essere definito dagli specialisti “cybercondria” ovvero una paura che nasce a causa delle informazioni trovate su internet.

La situazione è molto chiara: una persona su tre, utilizza internet per autodiagnosticarsi una malattia. Il problema è che, come dimostrato da alcuni studi, più dell’80% delle informazioni mediche che si trovano sul web, sono del tutto inattendibili. Questo a causa del fatto che, chiunque, può ormai pubblicare qualsiasi testo su internet e, inoltre, i motori di ricerca hanno un funzionamento di cui non teniamo conto. Facciamo un semplice esempio: se il nostro disturbo è un linfonodo gonfio, i primi risultati che ci appaiono sul web, portano alla presenza di un tumore nel nostro corpo. In realtà, una ghiandola gonfia, è sintomo di cancro in una percentuale bassissima di casi. Il problema nasce dal fatto che le pagine su internet dedicate ai tumori e ai suoi sintomi sono nettamente superiori a quelle che, ad esempio, legano il linfonodo all’inizio di un banale raffreddore. E’ ovvio, quindi, che cercando quelle parole, ci troveremo davanti a risultati di un certo tipo.

Questo non è un problema per chi riesce a interpretare le informazioni in materia oggettiva. Purtroppo, per chi soffre di ipocondria, la situazione si trasforma in un vero e proprio dramma. In queste circostanze, ci si può trovare davanti a diversi comportamenti opposti e ugualmente dannosi. Alcune persone, dopo una ricerca compulsiva di informazioni, iniziano a rimuginare sopra a quanto letto, convincendosi di essere in preda a una patologia che rovinerà la loro vita. Altri, dopo le medesime ricerche, costringono i medici di famiglia a prescrivere esami, spesso costosi e invasivi, con l’obiettivo di cercare conferma a quello che il “Dottor Internet” (e non un medico reale) gli ha diagnosticato. Caso ancora più estremo, è quello in cui il paziente, spinto da alcune notizie di malasanità, decidono di abbandonare le prescrizioni del medico per affidarsi completamente a quanto letto su internet, con il pericolo di mettere realmente a rischio la propria salute.

Cosa fare, quindi, se siete affetti da cybercondria? Innanzitutto, cercare di non entrare nel panico per esservi diagnosticati questo disturbo. Non si tratta di qualcosa di grave e siete in compagnia di tante altre persone. Ricordatevi sempre, come detto sopra, che i medici hanno alle spalle anni di studio e di esperienza e che sono la fonte più attendibile a cui attingere quando abbiamo qualsiasi disturbo. E’ vero, gli errori medici esistono, come esistono in qualsiasi categoria umana e professionale ma, nonostante quello che sentiamo alla televisione, non sono così comuni come potrebbero sembrare. Se il vostro curante vi dice che la vostra tosse è dovuta a un’allergia o a una bronchite e non a un tumore come prospettato da dalle vostre ricerche, è quasi certo che sia realmente così. Prendete in considerazione l’idea di intraprendere un percorso psicoterapeutico che vi potrà aiutare a sentirvi meglio e a eliminare questa fastidiosa ossessione verso la nostra salute. Badare alla proprie condizioni fisiche è giusto ma, quando diventa un comportamento eccessivo, rischia di creare grossi problemi. Dedicatevi, più che altro, a mantenervi in salute, seguendo una alimentazione equilibrata e facendo dell’attività fisica che aiuterà non solo il corpo ma anche la mente.

 

 

Lascia un Commento

Lascia un commento a questo articolo, ti garantiamo che il tuo indirizzo e-mail non verrà reso pubblico e che non riceverai alcuna mail da infoperte.it o alcun tipo di spam.

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>