LA MISTERIOSA FIORITURA DEL BAMBU

Come può essere che tutti assieme...bamboom!

bambooChi ha curiosità per la botanica non può non rimanere stupito dal bambù. Questa canna per i popoli asiatici è stata quello che il cocco ha rappresentato per i popoli tropicali: ottimo alimento ma soprattutto strumento di lavoro, di caccia, di pesca, e quindi di vita.
Le piccole canne di un anno servivano per costruire micidiali frecce affilate come rasoi. Aumentando il diametro aumentavano gli usi: cerbottane, lance, aste per catapulte.
Chi ha visto il film Papillon ricorderà come, fuggendo nella giungla, l’amico di Papillon incappi in una trappola di che lo trafigge come un san Sebastiano.

Le grosse canne (di bambù invece sono dei veri e propri tronchi del diametro di 10-20 cm con le quali si sono costruite case, capanne, fortezze.
Grande resistenza ma soprattutto grande elasticità, rappresenta una vera arma antisismica in molti paesi; in Messico lievissime onde sismiche hanno spazzato via le case in mattone dei nuovi ricchi lasciando indenni le costruzioni in bambù degli indigeni.

Ma la meraviglia botanica del bambù è un’altra: queste piante, ormai diffuse in tutto il mondo, fioriscono ogni trenta quarant’anni all’improvviso, tutte nello stesso giorno siano esse in Giappone o in Cile. Le spiegazioni possibili sono poche; non si può certo pensare a una inseminazione eolica (vento) perché nessun vento arriva contemporaneamente in tutte le parti del mondo.

Gli ultimi studi parlano della sensibilità del Bambu alle tempeste magnetiche solari; come dire: dipendiamo veramente in tutto dal sole.

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