PERCHÉ SI DICE IN BOCCA AL LUPO?

Qual'è l'origine della frase che più spesso usiamo per augurare buona fortuna?

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Una delle frasi più celebri ed utilizzate tutti i giorni per augurare buona fortuna, in occasione di eventi particolari, ai nostri cari o ai nostri amici è il classico “in bocca al lupo!”, ma perché utilizziamo proprio questa dicitura? Da cosa deriva?

In realtà non c’è una risposta univoca a questi quesiti, soprattutto perché la sua nascita risale ad epoche arcaiche e quindi le parole vanno inserite nel contesto di quei tempi, tuttavia c’è una linea comune seguita dagli studiosi di etimologia ed antropologia, e noi proveremo ad illustrarla.

Significato

Il Vocabolario degli Accademici della Crusca nella sua terza edizione, datata 1691, riporta l’espressione “andare in bocca al lupo” con il significato di “andare nel potére del nimico, incontrare da sé il pericolo”, ne consegue che il soggetto agente voglia andare di sua spontanea volontà nella bocca del lupo, ovvero incontro al pericolo. Ed è proprio per questo motivo che all’augurio dell’”in bocca al lupo!” si risponde con il tradizionale “crepi” o “crepi il lupo”, in quanto la speranza del soggetto che va ad affrontare il pericolo (il lupo) è quella di tornare vincitore.

Altre interpretazioni

Lupi

Per completezza riportiamo anche qualche altra interpretazione più comune, attribuita alla celebre frase. Ad esempio animalisti ed etologi ritengono che poiché il lupo quando avverte situazioni di pericolo è solito spostare i propri cuccioli in bocca, in maniera delicata, in modo da garantirgli la massima protezione possibile, augurare a qualcuno di trovarsi tra le fauci di questo (sempre più raro) animale è un modo per auspicargli di essere protetto. Questa interpretazione cozza tuttavia con la classica risposta “crepi il lupo”, ed infatti gli stessi consigliano di rispondere all’augurio con un “lunga vita al lupo” o semplicemente con un “grazie”.

Altra interpretazione vuole che la frase fosse rivolta ai cacciatori che si apprestavano a partire per la battuta, ai quali si augurava un una sorte opposta a quella del significato letterale della frase espressa; tuttavia anche in questo caso resta difficile da inquadrare la classica risposta del “crepi”, e che quindi solleva molti dubbi anche su questa interpretazione.

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