LA ISLA MINIMA

Guardatevi alle spalle

La-isla-minimaIl cinema spagnolo non lo amo troppo sono sincera. Tuttavia mi piace spaziare. Su consiglio di un amico ho scelto di guardare LA ISLA MINIMA. La pellicola è stata insignita del Premio Goya che è il più importante riconoscimento cinematografico che si possa ricevere nella penisola iberica. Come il nostro David di Donatello per intenderci; e con lo stesso funzionamento degli Oscar americani.

La trama è molto scarna in sé. Due ragazze vengono uccise in un villaggio sperso nella Spagna del Sud. Siamo negli anni ’80. In realtà non sono le prime adolescenti scomparse. In questo posto sperduto nel mezzo di paludi e deserto sembra esserci un vero e proprio serial killer. Giungeranno da Madrid i due detective ingaggiati per ritrovare le ragazze. Saranno loro a scoprire l’orribile fine che hanno fatto. Saranno loro, Juan e Pedro, con la loro esperienza a giungere a un finale che lascerà con il fiato sospeso.

Lo svolgersi della storia è lento e opprimente, ma è proprio lo scopo del regista, Alberto Rodriguez. Se avete voglia di vedere un bel thriller lasciate perdere. Se invece amate le storie, se amate il cinema in tutte le sue sfaccettature allora La Isla Mìnima fa per voi.

Viaggerete con la fantasia, un viaggio macabro e per nulla turistico ma scoprirete luoghi e usanze sconosciuti. Entrerete nel villaggio in punta di piedi perché avrete quasi paura di dare fastidio.

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Ma guardatevi alle spalle perché il serial killer è un personaggio senza scrupoli.

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