BONUS GIOVANI GENITORI DISOCCUPATI 2015, A CHI SPETTA?

Nuovi incentivi per le classi più disagiate

Bonus 2015

Disponibili ancora nove milioni di euro per il bonus Giovani Genitori finalizzato appunto a sostenere genitori precari o disoccupati che non hanno ancora compiuto 36 anni. La notizia è dell’Inps che tramite il suo sito informa gli utenti del credito residuo a disposizione per l’incentivo .I beneficiari sono le imprese che assumono a tempo indeterminato i soggetti che hanno i requisiti previsti per usufruire dell’incentivo statale oppure che trasformano un contratto a termine.

I requisiti richiesti per avere accesso al bonus Giovani Genitori sono:

  • Età non superiore a 36 anni
  • avere almeno un figlio che non abbia compiuto 18 anni
  • essere iscritto alla banca dati giovani genitori

Per poter essere iscritto il lavoratore deve avere uno dei seguenti rapporti di lavoro:

  • contratto di somministrazione interinale
  • lavoro occasionale accessorio
  • contratto di lavoro subordinato a termine
  • collaborazione coordinata e continuativa o contratto a progetto

Le aziende che possono ricevere il bonus sono le imprese sociali e quelle private e le società cooperative le quali devono essere in regola con il Durc per quanto riguarda gli adempimenti previdenziali. Sono esclusi dal bonus enti pubblici anche quelli senza finalità economica gruppi parlamentari associazioni e datori di lavoro non qualificabili come imprenditori.

Per avere accesso all’incentivo statale l’azienda deve assumere il lavoratore tramite dichiarazione obbligatoria compilando l’apposito modello Unilav e inserendo il codice Agevolazione Giovani Genitori.

Dopodiché non resta che collegarsi al sito nella sezione “Servizi per le aziende ed consulenti”, “Cassetto Previdenziale”, “Comunicazioni Online” dove attraverso il codice “GIOV-GE” sarà possibile compilare la relativa richiesta l’attribuzione dell’incentivo verrà comunicata tramite Cassetto previdenziale dallo stesso ente.

Il bonus non prevede l’erogazione diretta di danaro ma uno sgravio contributivo per cui le aziende beneficiarie potranno detrarre il bonus delle somme contributive da versare mensilmente. Le quote mensili da detrarre non possono comunque essere superiori alla retribuzione del dipendente.

 

 

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