SANTA LUCIA OLTRE LE TRADIZIONI

Una delle sante più popolari della sicilia siracusiana.
La vergine siracusiana.

La vergine siracusiana.

 

Molti sono i personaggi che hanno potuto godere di una beatificazione, divenendo così quelli che sono i Santi che, più o meno, oggi tutti conosciamo.

In occasione del prossimo 13 Dicembre, che in questo 2015 cade di Domenica, vi parleremo di una delle Sante più rinomate e più pregate della storia della Chiesa Cristiana Cattolica e della Chiesa Ortodossa: Santa Lucia.

Santa Lucia nacque in Siracusa (Sicilia) alla fine del terzo secolo d.C. e più precisamente nel 283 da una nobile e ricca famiglia. Suo padre morì quando lei era ancora bambina, lasciandola alla completa e assoluta tutela della madre Eutachia, sofferente da molti anni. Per questo motivo furono consultati diversi medici e fatte ingenti spese, al fine di trovare qualche cura, ma tutti i tentativi si rivelarono ben presto vani, tant’è che Lucia propose di fare pellegrinaggio a Catania per pregare dinnanzi al sepolcro di Sant’ Agata e chiedere un miracolo.

Ricorreva l’anno 304 quando madre e figlia si misero in viaggio e il 5 Febbraio arrivarono nella città di Catania. Il caso volle che proprio quello era il giorno sacro a S. Agata. Recatesi al sepolcro, Lucia si rivolse alla madre invitandola a credere che la Santa avrebbe intercesso per la sua guarigione.
Mentre stavano in preghiera, Lucia ebbe una visione di sant’Agata che la rassicurò dicendole che la sua fede aveva giovato alla madre e le rivelò, inoltre, che sarebbe entrata nella grazia del Signore e che come lei poteva concedere grazie e miracoli.

Ritornata a Siracusa, Lucia come ringraziamento verso il Signore, decise di donare tutta la sua dote ai poveri e di consacrarsi, così come era nel suo cuore, a Dio.

Questo gesto fu l’incipit di una serie di eventi che portarono al martirio della Santa vergine.

Infatti, un giovane, che desiderava la mano di Lucia, vedendo che le sue speranze di un possibile matrimonio andavano via via vanificandosi, la denunciò al prefetto di Siracusa di quel tempo, che cercò di farla desistere da quella sua convinzione rivolta alla religione cristiana e di convincerla a idolatrare il paganesimo.

Ricordiamo che in quei secoli vi erano le persecuzioni cristiane e che vennero emanati editti secondo i quali, i seguaci di Cristo erano destinati a torture e a morte certa.

Lucia con somma fede e immenso coraggio, rifiutò l’invito del prefetto, andando incontro al suo destino.

Era il 13 ottobre 304, lo stesso giorno che le fu assegnato nella storia di Siracusa e in quella della Chiesa Cattolica.

La sua salma si conserva mummificata ed è sita in Venezia, nella chiesa parrocchiale di S.Geremia.

Manca buona parte del braccio sinistro , che in vari tempi fu concesso , come reliquia , a papi e sovrani .

Il culto della Santa si diffuse rapidamente ,subito dopo la sua morte e ancora oggi è molto sentito come da tradizione. Questa giornata viene celebrata mangiando frumento a simbolo di quando, in un periodo di forte carestia, approdò una nave nelle coste della nostra penisola carica di grano efrumento.

Differente è la festa in varie parti di Italia:

In Sicilia in questo giorno non si mangia nulla fuorchè frumento e i famosi arancini siciliani e in alcune altri parti della penisola, i bambini attendono il mattino del 13 dicembre per ricevere doni, in cambio di una letterina, dei biscotti, del fieno e del latte, posti sul ciglio della porta di casa(Bergamo) e in tantissime altre città, come appunto quella di Siracusa, dove avvengono celebrazioni in onore della Santa.

S.Lucia è anche nota come la protettrice della vista.

Il simulacro in processione sul sagrato del duomo

Il simulacro in processione sul sagrato del duomo

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