SANTA MARIA ANTIQUA

Una Visita alla Cappella Sistina del Medioevo

Nascosta tra i numerosi gioielli custoditi nel Foro Romano, Santa Maria Antiqua lascia sbigottiti per l’inaspettata bellezza.

Costruita nel VI secolo d.c., questa piccola chiesa rappresenta uno dei numerosi esempi di cristianizzazione del Foro. Dopo un lungo periodo di abbandono dell’area in seguito alla caduta dell’Impero romano, molti edifici pagani furono riconvertiti in luoghi di culto cristiani, riutilizzando quelli già esistenti. Santa Maria fu uno dei primi esempi di questo passaggio. Nell’847 d.c., dopo un forte terremoto, il luogo rimase imprigionato sotto le macerie e, intorno al XVII secolo, venne costruito un altro edificio sacro su ciò che ne restava. Soltanto grazie all’archeologo Giacomo Boni possiamo oggi ammirare questo spettacolo, riportato alla luce nel 1900, dopo aver abbattuto l’edificio sovrastante.

Al suo interno è possibile ammirare numerosi esempi di pittura bizantina, una sorta di angolo di Bisanzio nel cuore di Roma. Al centro troviamo una copia della Madonna del Conforto, così chiamata per lo sguardo che infonde serenità. L’originale è, però, custodito nella cappella della comunità di Santa Francesca Romana per motivi di sicurezza.

Interno di Santa Maria Antiqua

Interno di Santa Maria Antiqua

Tra i numerosi dipinti che ricoprono le pareti, il più interessante è quello sulla colonna di destra vicino all’abside.

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Guardando con attenzione, si possono infatti riconoscere diversi strati di pitture risalenti ad epoche diverse, tra cui la Madonna incoronata in trono, una testimonianza fondamentale per lo studio della pittura bizantina dopo che l’iconoclastia portò alla distruzione di gran parte delle rappresentazioni religiose in oriente. Nel secondo strato si intravvede un particolare dell’Annunciazione con la Madonna e l’Angelo, il cosiddetto Angelo Bello: questo affresco, dipinto a cinquanta anni di distanza dal primo, mostra l’evoluzione della pittura, con l’utilizzo del chiaro-scuro.

Sulle pareti  delle due navate di destra e sinistra è possibile ammirare, invece, splendide scene raffiguranti l’Antico e il Nuovo Testamento.

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Attigua a Santa Maria Antiqua si trova un altro interessante edificio: l’Oratorio dei Quaranta Martiri, così chiamato in ricordo dei quaranta soldati cristiani martirizzati all’epoca dell’imperatore Diocleziano, immergendoli nell’acqua gelata di uno stagno.

Ammirare la Cappella Sistina del Medioevo non è sempre cosa semplice. Al fine di preservarne gli affreschi all’interno, gli ingressi e le visite guidate sono, infatti, riservati ad alcune date prestabilite da consultare sul sito dedicato.

L’attesa sarà comunque ripagata.

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