SIGNIFICATO DI CINICO: COSA VUOL DIRE IL TERMINE CINICO

Il significato originale del termine cinico, il significato assunto oggi.

Il significato originale

Il termine cinico deriva dal greco ‘kynikos’, dal termine ‘kyon’ ossia cane. Questi era l’appellativo dato in senso dispregiativo ai seguaci della scuola filosofica di Antistene. Questa scuola fu fondata da Antistene e Diogene di Sinope nel IV secolo a.C.
I seguaci di questa scuola, i cinici, erano persone che svolgevano una vita randagia, vestivano poveramente ed erano indifferenti ai bisogni e alle
passioni. Frequentavano il ‘Cinosargo’ sede della scuola, ove si professavano vari concetti come la una vita vissuta secondo natura e l’autosufficienza per ottenere il controllo totale di se stessi. Il tutto era concentrato nella ricerca della felicità intesa come unico fine dell’uomo con un totale disprezzo per ogni cosa che fa richiamo alla vita comoda e ai beni materiali.
Il cinico quindi era colui che non crede che il sistema sia di giovamento all’uomo, non crede nelle strutture giuridiche, religiose e sociali. Per il cinico l’uomo ha già tutto l’occorrente per vivere, ogni aspetto che non sia naturale e quindi in dotazione dalla nascita non è accettabile in quanto non etico.

dizionario cinico

La legenda di Diogene di Sinope

Un perfetto esempio di persona cinica era Diogene di Sinope, soprannominato ‘il cane’. Visse ad Atene dal 413 al 323 a.C. e si racconta che aveva come casa una botte e si aggirava per le strade con un mantello logoro e una ciotola per bere. Per lui, gli insegnamenti della scuola filosofica di Antistene andavano messi in pratica per cui conduceva una vita da randagio eliminando ogni cosa che non guidicava necessaria, ai margini della società. All’estrema ricerca dell’essenziale. La vita stessa era per lui essenziale al punto che un giorno, vedendo un cane che si abbeverava da una pozzanghera, buttò via anche la sua ciotola per bere.

Si racconta che un giorno si trovò a passare Alessandro Magno e, trovatolo malconcio disteso in terra, il conquistatore si mise a disposizione per qualsiasi desiderio Diogene avesse da esaurire. Egli chiese ad Alessandro Magno di spostarsi in quanto gli faceva ombra.


Il significato assunto

Oggi, il termine ‘cinico’, ha assunto una connotazione negativa, viene usato per indicare chi ostenta disprezzo e beffarda indifferenza verso ideali o convenzioni della società odierna con note di sfiducia, sarcasmo sfacciato e nichilismo. Si dà del cinico ad una persona fredda ed indifferente, distaccata, imperturbabile, insensibile, sprezzante, beffarda.

Un cinico si mostra disincantata di fronte ad eventi che nella maggior parte delle persone susciterebbero sentimenti sia positivi che negativi. Una persona molto lucida ed obiettiva anche se rischia di incorrere nel pessimismo. Questa caratteristica si riscontra di frequente nelle persone che hanno attraversato delle situazioni difficili, complicate, dolorose e ne sono uscite contando sulle proprie forze e grazie alla loro intelligenza. Siamo portati a credere che il cinico sia privo di sentimento ma spesso questo comportamento cela sensibilità e fragilità.

cosa significa cinico

Il cinismo in realtà è una qualità eccezionale se posseduta e gestita nel giusto modo in quanto potrebbe aiutarci nel mantenere una mente lucida

in grado di discernere in qualsiasi contesto e magari porre una critica soggettiva e vista dall’esterno.

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