COME AIUTARE UNA PERSONA DEPRESSA

Le regole da seguire per accrescere la sua autostima

depresso

Senza dubbio, la depressione è una brutta malattia che, se non curata da uno psichiatra, può essere causa di suicidio. Tuttavia, anche un familiare, un parente od un amico potrebbero riuscire ad aiutare una persona depressa, secondo un lavoro attento ma faticoso. A questo scopo, è utile discutere sulle origini della depressione che sono rintracciabili, oltre che nei fattori genetici, anche nei traumi psicologici infantili subiti dal soggetto, traumi che lo riempiono di sensi di colpa provocandogli la mancanza di autostima.

Bisognerebbe capire che il depresso attribuisce solo a sé stesso la causa di tutti i suoi problemi, secondo una visione distorta della realtà secondo la quale non esiste al mondo una persona che soffre più di lui. E’ fuori dubbio che solo la volontà può aiutare l’uomo a vivere meglio, ma nel depresso questa volontà risulta paralizzata ed annientata, e quindi ogni tentativo verbale esterno volto a smuoverla risulterebbe non solo inutile, ma perfino controproducente.

E’ necessario aiutare il depresso in modo indiretto e pratico, traendo fuori dal suo subconscio tutto ciò che di buono ed utile si trova, tutte quelle doti naturali che un individuo ha ricevuto dalla natura e che, se fosse conscio di possedere, accrescerebbero la sua autostima. Dunque, mentre si evita di parlargli della sua mancanza di fiducia, allo stesso tempo si stia attenti a non farlo sentire unico responsabile della propria condizione. Il rischio che si corre è quello di stare ad ascoltare i suoi (presunti) problemi in tutte le ore della giornata, per cui prima di tutto ci vuole un buona dose di pazienza. Certamente, se ci si fa aiutare da altre persone, si potrebbe riuscire a non perdere mai di vista il soggetto anche quando si è lontani, lasciando del tempo a disposizione per sé stessi e favorendo il recupero di energie positive che inevitabilmente tendono a scaricarsi.

Difatti il depresso, avvolto come è dal suo pessimismo, mette a dura prova ogni tentativo atto a modificare il suo stato d’animo. Ed allora non resta che distrarlo da ogni suo pensiero cupo e pessimista, magari con gli svaghi ed i divertimenti che preferisce di più.

Ma la depressione è una brutta compagnia e prima o poi ritorna

A questo punto conviene non essere più sé stessi, occorre giocare d’astuzia e fingere di essere come lui, proprio al suo stesso livello. Perciò, se continua a crogiolarsi nei dolori psichici, il sapere di avere accanto qualcuno che gli da ragione è scientificamente provato che non può fargli che bene, perché così capirà di non essere l’unico al mondo a soffrire. Addirittura, se il depresso ascolta dei lamenti più acuti dei suoi, paradossalmente le parti si potrebbero invertire e sarà perfino lui a dare dei consigli a chi vorrebbe in realtà aiutarlo. Egli si sentirà valorizzato per quello che è, sarà orgoglioso di essere finalmente utile a qualcuno, perché avrà discusso di qualcosa che conosce perfettamente. Forse l’autostima del depresso lentamente crescerà e non occorreranno più le sedute psichiatriche se seguirete gli accorgimenti che vi ho elencato e soprattutto se vi sarete approcciati alla malattia con amore.

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