COSA VEDERE A CATANIA IN VENTIQUATTRO ORE

Scoprire Catania in un giorno: cinque tappe irrinunciabili

Catania è senza dubbio una delle città più belle d’Italia. Meriterebbe una settimana almeno per essere apprezzata in tutto il suo splendore, ma non sempre è possibile disporre di tanto tempo. Ecco, allora, cinque tappe irrinunciabili per visitare Catania in un giorno solo.

 

Catania è una di quelle città di cui si innamora alla follia. È sufficiente atterrare all’aeroporto Fontanarossa, con i fichi d’india sparsi ovunque, l’Etna che vigila imponente dall’alto e il perenne odore di estate, per intuire che in quella città si rischia di lasciarci il cuore.

Sarà il suo centro barocco dichiarato Patrimonio dell’Umanità, sarà una vita notturna che fa invidia alle più frizzanti capitali europee, o le specialità culinarie che l’hanno resa celebre in tutto il mondo, fatto sta che Catania è una delle città più belle d’Italia e merita di essere visitata almeno una volta nella vita.

Non tutti, naturalmente, hanno la fortuna di rimanerci un mese e mezzo come la sottoscritta. La maggior delle persone può dedicare a Catania solo pochi giorni, se non addirittura poche ore. Se questo è il tuo caso, non scoraggiarti: un solo giorno sarà sufficiente per scoprire Catania e avere un assaggio delle bellezze di questa straordinaria città.

Naturalmente avere un giorno solo a disposizione costringe a qualche rinuncia: ci sono moltissime cose belle da vedere a Catania – gioielli come il Museo dei Benedettini e il Teatro Odeon, ad esempio  che richiederebbero troppo tempo per essere apprezzate in pieno, meglio perciò puntare su poche tappe che lascino il tempo di fare la cosa più bella che ci si possa concedere in questa città: girovagare a piedi lasciandosi rapire dai mille dettagli e sedersi al tavolino di una delle tante storiche pasticcerie e tavole calde per gustarsi qualche prelibatezza catanese.

Ecco, quindi, cosa vedere a Catania in un giorno. Senza correre, in pieno stile catanese.

1. Piazza Duomo

Scoprire Catania, Cattedrale di Sant'Agata

Non si può che partire da qui: il vero cuore della città. A partire da u Liotru, l’elefante di pietra lavica simbolo e protettore di Catania, proseguendo con la facciata barocca del Municipio e gli straordinari chiariscuri di Porta Uzeda, per terminare con la sontuosità della Cattedrale di Sant’Agata, al cui interno si trova il monumento funebre di Vincenzo Bellini. Dettaglio non trascurabile, sulla piazza si affaccia la pasticceria Prestipino, specializzata da quarant’anni nella preparazione dei deliziosi (e caloricissimi) dolci catanesi.

Un’altra delle chicche contenute in Piazza Duomo è la fontana dell’Amenano, il fiume sotterraneo di Catania, attualmente sotto restauro.

Proseguendo per via Etnea, la via più bella e alla moda della città, non dimenticate di ammirare la bellissima Piazza dell’Università, particolarmente suggestiva di notte.

 

2. Villa Bellini

Cosa vedere a Catania in un giorno, Villa Bellini

Il compositore Vincenzo Bellini, tra i più noti dell’Ottocento, è forse la celebrità catanese più famosa e amata. All’autore della Norma è dedicata una delle principali attrazioni della città, Villa Bellini, che si affaccia su via Etnea.

Sebbene lontana dai fasti che ne fecero uno dei salotti più noti della “Catania bene”, Villa Bellini è ancora una meta d’obbligo. Innanzitutto perché fa sempre effetto ritrovarsi in un polmone verde di 72.000 m2 nel bel mezzo della città, ma anche per alcuni dettagli che fanno di questo giardino un luogo unico. Godetevi la perfezione scenografica dell’orologio “sempreverde” e del calendario aggiornato ogni giorno dai giardinieri, poi  “arrampicatevi” fino in cima al colle dove si trovano le statue del Viale degli Uomini illustri. Non dimenticate, infine, di rendere omaggio dalla terrazza a iddu (l’Etna).

Una volta rientrati su via Etnea, immancabile una piccola sosta da Savia, forse la pasticceria e tavola calda più celebre di Catania: un motivo ci sarà!

 

3. Via Crociferi

Cosa vedere a Catania, via CrociferiVia Crociferi non è una strada, è un museo a cielo aperto. Questa perla dell’architettura barocca conta tra i suoi gioielli Villa Cerami, sede della Facoltà di Giurisprudenza, e la bellezza di ben quattro chiese in appena 200 metri, tra cui la Chiesa di San Giuliano, attribuita a Giovan Battista Vaccarini.

Il suo lastricato in pietra lavica e le facciate barocche la rendono un luogo unico e suggestivo, sia per gli amanti dell’arte che per i cultori del lato più goliardico della vita: via dei Crociferi è infatti anche un ottimo posto per fare aperitivo o gustare una straordinaria mini pizza.

All’angolo con via Antonino di San Giuliano, si può decidere di svoltare a sinistra e percorrere la salita che lentamente conduce al settecentesco Monastero dei Benedettini, oppure scendere godendosi la vista del mare fino ad arrivare, con una piccola deviazione, a Piazza Vincenzo Bellini. Qui potrete ammirare la facciata neobarocca del Teatro Massimo, fare una breve visita a Palazzo Biscari – il gioiello dell’aristocrazia locale in cui soggiornò Goethe durante il celebre viaggio in Sicilia – assaggiare una delle prelibatezze di Nonna Vincenza e aspettare il calar della sera per un fugace assaggio della movida catanese.

4. Castello Ursino

Catania, Castello Ursino

Piazza Federico di Svevia è diventata una tappa d’obbligo per tutti coloro che vogliano vedere la “Catania ritrovata”.

Zona abbandonata al logoramento e al parcheggio abusivo fino a poco tempo fa, la piazza e il suo circondario sono stati sottoposti a una profonda riqualificazione grazie alla testardaggine di alcune associazioni e privati cittadini.

Dopo avere ammirato l’imponente fortezza del XIII secolo, sede del Museo Civico e di importante esibizioni, fermatevi al chioschetto a ordinare un selz limone e sale o una granita al pistacchio e date un’occhiata alla libreria a cielo aperto del circolo ARCI Gammazita, tra i principali artefici del recente evento “Castello Ursino liberato” ed esempio coraggioso di come si possano cambiare le cose in modo pacifico e creativo.

 

5. La Pescheria

Catania, PescheriaChi l’ha detto che il patrimonio culturale di una città debba per forza avere le sembianze di una chiesa o di un museo?

Comunque la si pensi in fatto di filosofia alimentare, la piscarìa di Catania è uno spaccato di storia e scrigno dell’anima della città.

A metà tra un suk arabo e un mercato orientale, il mercato del pesce di Catania è un giro di giostra nel folklore catanese, una danza di colori, odori e rumori che non dimenticherete facilmente. Andateci la mattina presto, quando i pescivendoli portano il loro freschissimo bottino e gli avventori contrattano il prezzo migliore.

Se siete vegani tenetevene alla larga, altrimenti non perdetevelo per nessuna ragione al mondo!

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