COME INVESTIRE IN CONTI DEPOSITO

Aprire un conto deposito collegato a un conto tradizionale

Il conto deposito è un conto corrente bancario che garantisce elevati rendimenti sul capitale depositato e investito e può essere aperto sia offline che online.
Molti conti deposito non hanno spese ed offrono alti tassi di interesse, superiori ai conti correnti tradizionali.
Per poter investire in conti deposito è necessario possedere un conto corrente tradizionale presso un istituto di credito dove eseguire le operazioni da e verso il conto deposito collegato.
Tutte le banche operanti in Europa devono aderire ad un sistema di garanzia dei depositi e le banche italiane devono essere associate al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che assicura fino ad euro 100.000 per ogni deposito.

Una delle caratteristiche dei conti deposito prevede che i titolari non possano prelevare più della liquidità disponibile sul conto, ma sono liberi di depositare liquidi sul conto e prelevare fino al raggiungimento della disponibilità.
Per quanto siano tutelati, i conti deposito hanno rischi legati alla loro apertura nel caso in cui la Banca non sia in grado di prestare fede ai propri obblighi contrattuali, ossia di restituire ai correntisti il capitale depositato e gli interessi contrattualmente previsti (caso di fallimento della banca, che è sempre stato storicamente improbabile in quanto sono gestite e sottoposte alla vigilanza della Banca Centrale del Paese di origine o comunque è lo Stato che interviene a salvare la Banca). Ma i rischi per i depositanti sono moderati dall’obbligo, per tutte le banche operanti nella Comunità Europea, di seguire un sistema di garanzia dei depositi che assicuri un livello di garanzia di 100.000 euro per ogni depositante (Direttiva Comunitaria 2009/14/CE).

L’apertura di un conto deposito è piuttosto semplice in quanto non è subordinata a processi istruttori o ad analisi della storia di credito, ma è necessario soltanto il codice fiscale, un documento di identità in corso di validità ed almeno un conto corrente tradizionale da utilizzare in qualità di conto predefinito/di appoggio. Secondo la normativa antiriciclaggio (D.lgs. 21 novembre 2007, n. 231) le banche devono identificare finanziariamente il depositante.

Molti sono i conti deposito tra cui scegliere, quindi è bene considerare il rendimento effettivo garantito da ciascuno, ovvero valutare, per ogni conto, il tasso di interesse promesso, la logica di capitalizzazione degli interessi, le spese da sostenere per il deposito:

  • Tasso di interesse: che rappresenta il rendimento garantito sul capitale investito.
  • Logica di capitalizzazione: come vengono corrisposti gli interessi maturati, cioè il momento in cui vengono riconosciuti.
  • Spese: oneri necessari a sostenere il conto che sono diversi oltre alle tasse sugli interessi.
  • Tasso effettivo: è il tasso di rendimento dei flussi di cassa generati dal capitale depositato, positivi (interessi lordi) e negativi (tasse sugli interessi, imposta di bollo e spese eventuali), ed il momento in cui si verificano, riesce a sintetizzare la redditività effettiva del conto deposito.

In base al tipo di vincolo che si vuole dare al proprio denaro investito e al periodo di tempo, alcuni conti deposito concedono condizioni di favore, con tassi di interesse più elevati o il pagamento anticipato degli interessi. Se viene scelto un vincolo si ha ugualmente la possibilità di prelevare il proprio denaro dal conto, ma si perde il diritto a percepire gli interessi per il periodo in cui il denaro è stato depositato sul conto.
Leggere attentamente le condizioni d’uso è molto importante e può essere utile effettuare una ricerca anche tramite siti che mettono a confronto i vari conti deposito.

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