EDUCARE I BAMBINI

Come educare i bambini: le principali agenzie educative.

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Chi di noi non si è mai chiesto quale sia il modo più idoneo per educare i bambini?

In realtà non c’è una procedura standard sull’educazione di questi ultimi, perchè essi non sono tutti uguali e ognuno di loro ha una storia diversa e una personalità diversa.

Infatti come dice il famoso detto “il mondo è bello perchè è vario”

L’educazione consiste nello sviluppo degli aspetti della personalità umana, intellettuali e del carattere. Ciascun essere umano è dotato infatti di intelligenza, che lo porta poi alla conoscenza del mondo circostante. In tutto questo l’educazione ha un ruolo fondamentale, ed è essa che ci permette di trovare il giusto equilibrio, ma è condizionata da diversi fattori, principalmente dalle circostanze in cui cresce il bambino, dal suo ambiente quotidiano e dall’approccio con l’ambiente scolastico. Per fare un esempio pratico, se un bambino ha genitori separati e, situazioni difficili in casa, non sarà facile educarlo nel modo giusto in quanto ne risentirà in primis della separazione dei genitori e tutto questo lo porterà ad un approccio difficile con la realtà esterna. Tutto ciò ovviamente, dipende in gran parte, dalla personalità. Magari un carattere forte ne risentirà di meno, uno più debole ne risentirà di più.

Una delle principali agenzie educative è infatti la famiglia, che ricopre un ruolo fondamentale in quanto può compromettere l’intero sviluppo del bambino. Un primo approccio con la realtà esterna è la scuola che rappresenta un’altra agenzia educativa importante nella vita del bambino, è proprio in essa che viene educato alla socialità e al saper rapportarsi in modo giusto con gli altri. Ultima, ma non meno, importante è la chiesa in cui il bambino viene educato alla moralità e alla religiosità, compito già iniziato in precedenza dalla famiglia.

La scienza che studia le pratiche educative è la pedagogia, la quale afferma che nell’educazione del bambino non deve mancare la creatività. Infatti l’educatore non deve ostacolare il bambino in questo, anzi all’interno del programma educativo è buono che ci sia una componente “artistica”. Molti autori della pedagogia hanno affrontato questo argomento e ognuno di loro ha tratto delle conclusioni e dei metodi diversi sull’educazione dei bambini. Bisogna innanzitutto educare i bambini alla libertà, come diceva una famosa pedagogista, Maria Montessori, la quale affermava che non bisogna trattare i bambini come dei fantocci ma bensì bisogna dare loro fiducia e farli fare ciò che ritengono possano fare, anche se noi pensiamo che sia fuori dalla loro portata. Bisogna puntare sui loro talenti e non sottolineare i loro difetti, in quanto questo potrebbe provocare un abbassamento della loro autostima. La Montessori, affermava che l’educatore doveva essere un angelo custode, che osserva e non interviene quasi mai. L’educatore deve cercare di aiutare il bambino, quando fa un errore e portarlo, in un certo senso, a correggersi da solo. Deve intervenire però nel momento in cui, il bambino fa qualcosa di pericoloso, per sè e per gli altri.

In conclusione, come è stato già detto in precedenza, non vi è una procedura uguale per tutti i bambini, bisogna stare attenti alle esigenze e alle difficoltà di ognuno di loro. Saper cogliere le loro aspettative e soprattutto saperle rispettare, in quanto i loro bisogni sono al primo posto.

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