COME COMPORTARSI IN CASO DI TERREMOTO E QUALI SONO LE MISURE DI PREVENZIONE PER RIDURRE AL MASSIMO I SUOI DANNI

Ovvero, quali sono le misure più adeguate per prevenire al massimo possibile i danni alle cose e tutelare l'incolumità personale in caso di terremoto

foto2 (1)Il nostro Bel Paese è purtoppo tra i primi paesi col più alto rischio sismico al mondo per la sua particolarissima posizione sulla crosta terrestre, pertanto sarebbe auspicabile per ognuno avere una conoscenza di base su come comportarsi durante un terremoto e quali sono le misure di prevenzione per ridurre al massimo i suoi danni.
Per spiegare grosso modo le ragioni dell’alto rischio sismico dell’Italia, bisogna partire dal concetto che se la crosta è divisa in placche, che si possono interpretare come gigantesche “”zattere” che galleggiano a causa della pressione che subiscono dagli strati profondi del nucleo della terra, l’Italia sfortunatamente si trova giusto tra due “zattere”, e una delle due, cioè la placca o “zattera” africana, spinge l’Italia  dentro l’Europa in una linea che attraversa la Sicilia, Calabria, Basilicata, per continuare su tutta la dorsale appenninica a finire in Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Purtroppo i terremoti non si possono predire, cioè indicare con esattezza il momento in cui si dovranno verificare, tutt’al più si possono prevedere  in un alea di tempo molto ampia e approssimativa osservando la storia geologica di un territorio e le statistiche riguardo gli eventi sismici ivi registrati negli ultimi secoli.
Gli edifici che si costruiscono al giorno d’oggi rispettano tutti i criteri antisismici, ma buona parte dell’Italia conta numerosi borghi antichi, ricchi di storia e tradizioni, che purtroppo sono agglomerati di costruzioni molto datate che hanno l’handicap di essere altamente vulnerabili in caso di scosse sismiche. Ed è qui che bisognerebbe intervenire per prevenire al massimo possibile i danni del terremoto alle cose ma soprattutto alle persone.

Secondo un articolo apparso su Panorama, la pericolosità delle costruzioni antiche in caso di evento sismico si può agevolmente contrastare rendendo l’edificio “dinamico” alle scosse sismiche con una tecnica volta a rinforzare le pareti e alleggerire il tetto.  Praticamente, in parole povere, dato che i crolli delle costruzioni antiche si verificano per l’enorme peso del tetto e la fragilità delle pareti, la soluzione consiste in una tecnica che si basa sul principio di “legare le quattro pareti” costruendo un cordolo all’altezza del solaio fissato alla muratura verticale con tondini di acciaio e collante chimico. Invece come copertura dell’edificio si realizza una struttura di acciaio senza tegole, pesanti e pericolose in caso di sisma. Apportando queste modifiche strutturali il tetto si alleggerisce di ben 2/3  del suo peso originario. Il costo di un intervento, ad es. in relazione ad un appartamento di 8O/1oo mq, si aggira intorno ai 25/30.000 euro, ma si può beneficiare degli incentivi statali che consentono di detrarre tali spese dalla dichiarazione dei redditi e consentono di recuperare in 10 anni più della metà di quanto si è speso.

Ma come comportarsi in caso di scossa sismica?

 

Se ci si trova in casa
E’ bene posizionarsi sotto l’arco della porta di un muro portante, cioè quello più spesso della casa, oppure sotto un tavolo o scrivania se di materiale robusto;
Allontanarsi da specchi e  finestre, perchè potrebbero frantumarsi, e da librerie, quadri o mobili pesanti perchè potrebbero cadere addosso;
MAI precipitarsi verso le scale perchè sono proprio le strutture più deboli e pericolose dell’edificio. Può essere indicato portarsi all’esterno dell’ abitazione solo se si abita a piano terra, e con molta cautela nel tenersi al riparo contro il pericolo di eventuali crolli o cedimento di cornicioni e calcinacci di  costruzioni presenti nei paraggi.
Mai prendere l’ascensore perchè può arrestarsi intrappolando le persone.
I bambini devono essere preventivamente istruiti a cercare immediatamente gli adulti in determinati frangenti per seguire il loro esempio nel comportarsi.

Se ci si trova all’esterno

In auto non sostare in prossimità di ponti, di terreni scoscesi a rischio di frane o su spiagge dove potrebbe formarsi uno tsunami.
Allontanarsi da costruzioni e linee elettriche.
Dopo il terremoto evitare di andare in giro a curiosare ma raggiungere le aree di attesa individuate dal piano di emergenza, ed, inoltre, è bene evitare di fare telefonate e collegamenti internet non necessari per non intasare le linee ed intralciare le

SismoGuatemalaTOLEDO

comunicazioni utili al coordinamento dei soccorsi.

Scala Richter e scala Mercalli

La scala Richter, ideata dal sismologo americano Richter, esprime la quantità di energia liberata dalla scossa e la sua distruttività. Il valore  della cosiddetta magnitudo di un sisma, secondo la scala Richter, si ottiene misurando le oscillazioni del suolo registrate dai sismografi e possono partire da dal grado zero fino all’ottavo. La scala Mercalli, ideata dall’omonimo sismologo italiano, classifica l’intensità di un terremoto in base ai suoi effetti sulle costruzioni e parte dal I° grado, percettibile solo a livello strumentale, per giungere fino al 12° contemplando la distruzione di ogni opera umana.
Per comprendere la differenza tra l’una e l’altra scala, si può immaginare un terremoto che si verifichi in mezzo al deserto: può risultare al massimo grado della scala Richter in base alle oscillazioni del suolo e contemporaneamente al minimo grado della scala Mercalli perchè, essendosi verificato nel deserto, non ha riportato alcun danno alle cose.


 

  

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