LA BIRRA IERI ED OGGI

Come abbinare la birra ad un cibo

La birra è attualmente la bibita alcoolica più diffusa al mondo, ed a dispetto della sua immagine nord europea, ha radici mediterranee essendo nata circa 5000 anni avanti Cristo in Mesopotamia con successiva diffusione nell’Egitto dei faraoni e tra gli Etruschi ed i Romani che seppur legati al vino, impararono a berla dai barbari apprezzandone le qualità.

Durante il Medioevo la produzione di birra si spostò anche nei monasteri, mentre nel Rinascimento, in Italia, veniva considerata bevanda per soli uomini, al punto che le donne avevano bisogno di un certificato medico per poterla bere.

Ma è con la rivoluzione industriale, attraverso due invenzioni che cambiano il processo produttivo della birra, che questa diventa un prodotto di largo consumo: ci riferiamo al motore a vapore di Watt ed alla refrigerazione artificiale di Von Linde, che ne consente la produzione anche in estate.

Successivamente, storia e diffusione della birra nel nostro Paese han conosciuto fasi alterne, ma oggi, grazie agli scambi culturali intensi, la birra è oggetto di nuova curiosità da parte di un consumatore sempre più attento al gusto, alla qualità e al valore nutrizionale di tutto ciò che mangia e beve.

È quasi sorprendente che una bevanda come la birra, vero e proprio mosaico di colori, profumi e sapori, nasca in realtà da quattro semplici elementi così comuni in natura: cereali, acqua, luppolo e lievito.

E ‘innegabile che la birra sia una bevanda (essendo l’acqua il suo principale componente), ma tuttavia può essere certamente considerata un alimento (gli antichi la chiamavano pane liquido), poiché di fatto apporta calorie (seppur di valore contenuto) alla nostra dieta quotidiana.

Si pone quindi come componente di un’alimentazione sana ed equilibrata e può integrare piacevolmente un pasto.

Sulla nostra tavola però il vino ha sempre fatto ombra alla birra, lasciandole spazio quasi marginale nei momenti di relax o nei pasti veloci, ma la tendenza è ora cambiata grazie anche all’abbinamento (oltre al classico birra-pizza) che la birra riesce a coniugare con le più svariate ed a volte impensabili pietanze.

Nell’abbinamento, fondamentale è far in modo che birra e cibo si bilancino l’un l’altro in armonia e che nessuno prevalga sull’altro ma diventino un unico insieme di sapori e sensazioni.

Essendo già quasi un alimento stesso, la birra con la sua gamma di sapori, aromi, colori e strutture è in grado di accompagnarsi ad una grande varietà di piatti offrendoci un’ampia possibilità di scelta per un abbinamento.

Tuttavia è bene tenere in considerazione delle linee guida attorno alle quali dare sfogo alla propria fantasia:

  1. Abbinare le intensità: è fondamentale tenere presente una regola semplicissima che può sembrare banale ma di fondamentale importanza per far sì che i sapori si bilancino l’uno con l’altro e che non si coprano a vicenda. I piatti delicati richiedono birre delicate, quelli più saporiti richiedono birre più decise
  2. Ricercare le armonie: ovvero ricercare qualche sapore o aroma in comune tra cibo e birra.

Concludendo si può sostenere che degustare una birra è un’emozione articolata, in cui fisiologia e cultura si uniscono per creare un’esperienza unica e intensa tutta da vivere.

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