MAMMA O PAPÀ?

film di Riccardo Milani con Antonio Albanese e Paola Cortellesi

In una domenica di carnevale piovosa mi sono ritrovata al cinema. In programmazione “Mamma o papà?”.

Priva di aspettative, aspettandomi un film dissacrante e feroce sul divorzio e sulle brutture della separazione che lo procede soprattutto quando ci sono dei figli, mi sono accomodata sulla mia poltroncina. Ero sicura di ridere ma di lasciare la sala con quel retrogusto amaro che alcune commedie ma soprattutto molti film italiani sull’amore ti lasciano.

Mamma o papà? mi ha stupita perché è in fondo il racconto di un amore profondo. Sicuramente vi sono delle sbavature. Per esempio capire perché sia difficile per un ingegnere affermato portare con sé i figli nella moderna Svezia dove crescere i figli sembra essere molto più semplice che da noi. Ma l Cortellesi e Albanese riescono bene, comunque, a trasmettere allo spettatore l’irrequietezza e l’indecisione degli Italiani, ancora legati alla famiglia ma con velleità egoistiche più tipiche di altre realtà nazionali. Ci sono molti stereotipi ma la storia prende. I due si lasciano senza un motivo, per noia e voglia di cambiamento. Il gioco al massacro inizia però solo quando la gelosia lo scatena. E’ questo il momento in cui una separazione consensuale e pacifica si trasforma in una guerra insolita. L’affidamento esclusivo dei figli di solito agognato è per loro un ostacolo che li porterà a cercare di convincere i figli a preferire l’altro. Divertenti nella veste di “cattivi genitori” non troppo convinti non riescono a essere spietati come Oliver e Barbara della guerra dei Roses ed è proprio questa la forza del film.

In un mondo dove tutto cambia velocemente e si rincorre successo e ambizioni il sacrificio che l’amore richiede ha bisogno, a volte, di attraversare delle crisi per essere riscoperto e apprezzato. Scartavetrando il rapporto i protagonisti riscoprono sé stessi. I tre ragazzi con le loro problematiche e i loro caratteri rendono più reale la narrazione. Il più piccolo in particolare, è un esilerante giudice più saggio degli stessi adulti. Così tra una risata e l’altra si riflette sul senso della vita e dell’amore.

Lascia un Commento

Lascia un commento a questo articolo, ti garantiamo che il tuo indirizzo e-mail non verrà reso pubblico e che non riceverai alcuna mail da infoperte.it o alcun tipo di spam.

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>