REGIME DEI MINIMI: LE SOGLIE DI FATTURATO

Quali sono i requisiti d'accesso

Il regime dei minimi è  un regime fiscale agevolato che prevede l’esenzione del contribuente dall’obbligo di comunicare l’Iva annuale, l’elenco fornitori e clienti e le scritture contabili. Nel regime dei minimi, inoltre,tutte le aliquote della tassazione vengono sostituite con l’Irpef del 20%; se si rientra in questo regime non si devono compilare gli studi di settore e non si è tenuti ad inviare il rendiconto sullo spesometro.

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Durante i primi tre anni di attività, con il regime dei minimi, l’imposta sostitutiva sarà del 10% anzichè del 15% edi contributi INPS obbligatori vengono sottratti dal reddito d’impresa o di lavoro da libero professionista come detrazione di imposta. Solo al netto di questa operazione si applica l’imposta sostitutiva e la quota residua potrà essere dedotta dal reddito complessivo Irpef, sommato ad ulteriori redditi (ad esempio affitti entranti), se ce ne fossero.

Per ottenere gli sgravi del regime dei minimi bisogna compilare un modulo in cui si richiede l’esenzione dal pagamento del contributo minimo: con questo regime agevolato, infatti, i contributi vanno versati in misura proporzionale al ricavo annuale e vanno versati nelle regolari scadenze previste: il 16 giugno o 16 luglio con un rialzo dello 0,4% sul saldo per il primo acconto INPS, il 30 novembre per l’ultimo acconto.

Il regime dei minimi, e con lui le sue regole, verrà parificato al regime forfettario dal 2016, con aliquota al 15% e limite di ricavo di circa 30.000 in più rispetto allo scorso anno per i professionisti. Anche i  dipendenti e i pensionati possono usufruire del regime dei minimi, purchè abbiano reddito uguale o inferiore a 30.000 euro. Le start-up possono godere dei vantaggi del regime dei minimi per 5 anni, con aliquota al 5%.

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Nel caso si esercitassero più attività, si considera quella che dà reddito più alto (senza gli adeguamenti introdotti dai vari studi di settore)per verificare i requisiti.

MINIMI_01Oltre a limti di reddito, ci sono anche dei settori completamente interdetti da questo regime, quali agricoltura, editoria, telefonia pubblica, rivendita documenti di trasporto pubblico, agenzie di viaggio, vendite a domicilio, vendita di beni usati, vendita di oggetti d’arte. Per questo settore, infatti, sia applicano già regolamenti contabili e fiscali ad hoc.

Altri fattori di esclusione dal regime dei minimi sono:

  • esportazione di bene
  • assunzione di dipendenti o collaboratori a progetto
  • spese sopra i 15.000 euro negli ultimi 3 anni per beni strumentali.
  • spese superiori ai 5 mila euro lordi di lavoro accessorio (per consulenze o supporto occasionale da parte di terzi)

 

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