COSA VEDERE A SARULE (NU)

Sulle note dell'Amore
Monte Gonare

Il Monte di Gonare

Il piccolo centro di Sarule in provincia di Nuoro, incastonato tra le montagne al centro della Sardegna in quella che è la Barbagia di Ollolai, ha una storia più che millenaria, il suo nome è affiancato a due simboli, uno religioso e uno artistico, Il Monte di Gonare e la poesia “A Diosa”.

Il Monte di Gonare, una volta Monte Dore sovrasta il paese dall’alto dei suoi quasi 1100 metri di altezza, e sulla cima si erge il santuario Mariano dedicato alla Madonna. La sua costruzione, ricordata tra storia e leggenda risale al XII secolo, in quegli anni, la Sardegna era spartita in quattro grandi Giudicati, il villaggio di Sarule ricadeva in quello di Torres.

Gonario II, Giudice di Torres e nobile spagnolo, di rientro dalle crociate fu colto con le sue navi da una furiosa tempesta nel Mar Tirreno al largo del Golfo di Orosei, vedendosi ormai perduto invocò la Madonna facendo voto di costruire un altare dedicato a lei sul primo lembo di terra che avesse avvistato se si fosse salvato. Come d’incanto la furia del mare si calmò, il cielo si aprì e un raggio di sole illuminò una montagna lontana.

non potho

L’Avv.Sini in un murales di Sarule

Una volta sbarcato, chiese alla gente del luogo il nome di quella lontana montagna “Monte Dore” gli risposero. Sistemato le sue cose e l’equipaggio e ripartito alla volta della Spagna, di li a qualche anno fece ritorno e mantenne la promessa fatta, sulla cima di quel monte eresse un altare dedicato alla Madonna, con il passare degli anni l’altare venne inglobato da una costruzione più grande, ed oggi, sulla cima di quel monte, da allora ribattezzato “Monte di Gonare” sorge la chiesa dedicata alla Madonna di Gonare.

I festeggiamenti per la Madonna ricadono il 6, 7 e 8 settembre e ogni anno attira ai suoi piedi decine di migliaia di fedeli da tutta l’isola per assistere alle numerose messe presiedute da parroci e dal vescovo della provincia. Le feste religiose sono accompagnate da quelle civili, che si concentrano sulle corse dei cavalli e sull’esibizione di abili cavalieri nelle classiche “Pariglie”.

Sarule

Sarule sotto la neve

Dal punto di vista artistico, Sarule è ben rappresentato in tutto il mondo dalla poesia “A Diosa”, altrimenti conosciuta come “Non potho reposare”, la quale, una volta musicata è stata eletta a inno della Sardegna. La poesia fu scritta dal Poesta-Avvocato sarulese Salvatore Sini, nel 1915, composta da  versi d’amore che un giovane del luogo dedica alla sua innamorata, “Non potho reposare amore e coro …” è l’introduzione della poesia che è stata cantata da grandi artisti quali Noah, Laura Pausini, Mango, Anna Oxa ma primo fra tutti, nella versione più commuovente, dal grandissimo Andrea Parodi con il gruppo dei Tazenda

Il Tappeto Sarulese "Sa Burra"

Il Tappeto Sarulese “Sa Burra”

Un altro buon motivo per visitare Sarule sono i suoi tradizionali tappeti, apprezzati non solo in Sardegna ma anche all’estero, da New York a Tokio fino ad Oslo. Le ambasciate italiane hanno il loro bel tappeto sarulese quale ornamento per le loro stanze; realizzati completamente a mano, con il classico telaio verticale, si utilizza la lana delle pecore locali e le tinte tutte naturali vengono estratte dalle erbe del luogo. Il tappeto con i suoi tipici

simboli, “su puzone”(la pavoncella) “s’essere” (l’uomo) “ Sa ciai” “Su caliche”         che lo rendono unico è frutto di qualcosa che va oltre il lavoro, è frutto della passione delle tessitrici locali.

Per completare il tutto è immancabile la visita ai numerosi Murales che impreziosiscono le vie del paese e che rappresentano scene di vita locale, ma anche le tradizioni, quali “S’Iscravamentu” ovvero la deposizione del Cristo dalla Croce nel periodo Pasquale, quando le strade del paese si riempiono di canti liturgici.

Al tutto, si aggiunge la tradizione culinaria del posto, che va dai dolci classici quali le “Seadas”, gli amaretti, le “Papassinas” e “Sos Pistiddos” agli arrosti.  Una visita nel cuore della Barbagia, che vi riempirà di emozioni e vi lascerà con il desiderio di ritornare.

Un commento per “COSA VEDERE A SARULE (NU)

  1. natalina da sarule scrive:

    grazie per questa meravigliosa descrizione del mio bellissimo paese…..

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