MUSICA, PER SHAKESPEARE UN SENTIMENTO UNIVERSALE, PERCHÉ?

Tecnologia e schiavitù, valori umani e società industriale...un comune denominatore...ascolta la musica

“L’uomo che non ha nessuna musica in sé, che non si commuove di fronte ad un insieme di dolci suoni, è adatto al tradimento, alla frode. I moti del suo animo sono scuri come la notte e gli affetti tetri.

Mai fidarsi di siffatti uomini……ascolta la musica!”

da “Il Mercante di Venezia”  di William Shakespearewilliam shakespeare il mercante di venezia

 

Una caratteristica fondamentale dei nostri tempi è la continua crescita industriale.

L’uomo stesso si sente più che mai sperduto, indifeso e relegato in un ruolo di semplice comparsa, oltre che nel processo storico, anche nella sua vita privata.

Quella di oggi non è la stessa schiavitù che per anni gli uomini hanno perpetrato a danno di altri uomini, ma si presenta in una forma più sottile e raffinata e si esprime in mille condizionamenti.

Uno degli aspetti peggiori di essa sta nel fatto che si tende, sempre più, a considerare l’uomo come un semplice numero; il pericolo maggiore è quello di assuefarsi ad una società che ci spinge ad essere inermi ed a subire passivamente qualsiasi stimolo provenga dall’esterno.

Si vivono enormi contraddizioni tra una società che esalta il successo personale e l’esigenza interiore di ogni uomo di comunicare con gli altri, sul piano dei sentimenti, degli affetti, degli ideali, in un momento in cui nessun “valore” umano è più preso in considerazione.

La tecnologia e le macchine, infatti, ci condizionano talmente da farci cambiare metro di valutazione e di giudizio in ogni campo; un esempio è che la considerazione che si ha di una persona è proporzionale al rendimento che riesce a dare; chi non produce e non rende è un incapace e un escluso.

Per questo motivo l’isolamento a cui oggi molte persone si votano è un segno di disgregazione dell’essere umano che, liberatosi dall’abbrutimento fisico, attraverso la tecnologia, rischia sempre di più un definitivo abbrutimento spirituale.

Ma è altrettanto penoso pensare che molte persone sciupino le ore libere solo seguendo il richiamo che viene dai grossi mezzi di comunicazione che portano ad interessarsi, in modo del tutto passivo, di sport, di futili programmi televisivi, cose che poi diventano l’unico oggetto delle interminabili conversazioni settimanali e delle letture giornaliere. Cosicché la propria capacità creativa, già frustrata nel lavoro, rimane sottomessa anche quando ci si potrebbe dedicare liberamente ad altre attività che spingano all’amore e che siano più proficue e più gratificanti a livello spirituale e interiore.

Molte volte l’unica via di fuga che si presenta è quella di ascoltare un po’ di musica.

Così facendo ci troviamo immersi in un mondo fantastico e, del tutto inconsciamente, la nostra mente inizia a visualizzare immagini remote, situazioni e volti di un passato rimasto dentro di noi.

La musica quindi, come una forza interiore, ci libera dalla solitudine e apre nel nostro corpo una porta attraverso la quale l’anima esce nel mondo per fraternizzare.

Non si spiega altrimenti come molte canzoni hanno avuto significati importanti, hanno suscitato particolari emozioni o riescono a creare particolari atmosfere.

E proprio questa capacità di creare atmosfera, che è insita nella musica, è la chiave di lettura per tutto ciò che ci circonda…………..ascolta la musica!

Non intendo esaltare, né incensare nessun gruppo o cantante in particolare. Nel mondo c’è posto per tutti.

Ognuno, a modo suo, ha nella sua mente la propria hit parade.

E quello che non entra nella mia, può benissimo entrare nella tua. E a poco servono le critiche specializzate.

Il pregio di certe enciclopedie è quello di farci conoscere il percorso musicale di quel gruppo o artista e di farci conoscere il contesto storico-culturale nel quale quella musica è nata e per questo ha avuto tale risonanza.

Quello che conta è ciò che pensa la gente comune.

Perché è la gente comune che acquista, o almeno acquistava, i dischi; è la gente comune che si riconosce in quello che l’artista esprime in strofe e musica; è la gente comune che ha bisogno di avere una voce che possa gridare tutta la sua rabbia, tutto il suo amore, tutti quei sentimenti che molte volte sono repressi e che soltanto la musica riesce a far uscire.

Ed ecco quindi che la capacità della musica di creare atmosfera diventa un sentimento universale.

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