SOGNI D’ORO BIMBO MIO

Trucchi e suggerimenti per far addormentare senza pianti il proprio bambino

Tra i numerosi problemi che affrontano i neo genitori uno scoglio importante è rappresentato dalla nanna, anche qui si sprecano consigli, suggerimenti e critiche, per quanto in buona fede, da parte di parenti amici o semplici spettatori esterni che però hanno da dire la loro creando, il più delle volte, ancora più dubbi e incertezze nei genitori.

Non voglio elevarmi a massima esperta nel campo e tantomeno conto di fornire una formula magica, come mamma di due splendide bambine  voglio   dare una testimonianza della mia esperienza, degli articoli letti e delle prove fatte, alcune con successo altre con scarsi risultati

Innanzitutto ricordiamoci, anche se ve lo avranno già detto, che ogni bambino è a se’ e che fin da piccolissimo ha già un suo bel carattere deciso. Premesso ciò:

-          Cerchiamo di seguire il più possibile una ruotine quotidiana, ai nostri piccoli che stanno scoprendo un mondo tutto nuovo piacciono le cose sicure e che già conoscono. Cerchiamo quindi di seguire orari e gesti precisi e cadenzati.

-          Soprattutto in inverno un bel bagnetto prima della nanna rilassa molto non solo il bimbo che può giocare e divertirsi e sentirsi cullato ma anche noi mamme (e papà) perché diciamocelo sono uno spettacolo mentre sguazzano nella vasca. Per chi lo apprezza anche un massaggino con crema o oli (molti esaltano le proprietà di quello alla lavanda) può giovare, alle mie non è mai interessato più di tanto.

-          Messo il pigiamino poi si va a nanna. Cercare il più possibile di far addormentare i bimbi nella propria stanza e nel loro letto, addormentarsi in un luogo e risvegliarsi in un altro crea dei problemi e delle paure, come diceva il mio insegnante “Pensate di addormentarvi a Milano e risvegliarvi a Roma, senza sapere come e perchè ci siete arrivati. Voi come la prendereste?”

-          Finchè è neonato cullarlo cantando canzoncine ritmiche ( non devono per forza essere ninne nanne classiche, quel che piace è la voce rassicurante e famigliare di mamma e/o papà) il ripetersi della stessa melodia lenta aiuta a scivolare nel sonno. Quando si è assopito porlo nella culla o lettino stando attenti a cercare di appoggiare prima i piedini e poi la testa.

-          Da più grande metterlo nel suo letto e posizionarsi vicino a lui tenendo un contatto visivo e carezzandolo sul pancino e sulla schiena con movimenti lenti e ritmici.

-          Per combattere le paure del buio spesso si utilizzano luci notturne o lampade apposta, ce ne sono di tutti i tipi, è preferibile utilizzare quelle con luce rossa evitando quelle blu dato che creano un effetto più caldo e conciliano il sonno e il buon riposo.

All’inizio soprattutto intorno ai 18 mesi-2 anni i bambini tendono a rifiutare la messa a letto e si muovono continuamente, si girano nel letto, si alzano, si scoprono, chiacchierano. Non scoraggiatevi, cercate di restare il più possibile calmi e sereni ( anche se il più delle volte si vorrebbe un interruttore per spegnerli e poter tornare a fare quello che si è lasciato indietro), continuate a canticchiare e cercate lentamente di poggiarli sul cuscino.

Una volta che si è addormentato (e a volte ce ne vuole) attendere qualche istante, poggiare loro accanto un peluche preferito (se lo hanno), in modo da offrirgli un contatto. Anche qui ogni bimbo è diverso la mia più grande dai tre anni dorme con una copertina fatta dalla bis nonna mentre prima non aveva interessi per nulla, la piccolina invece ha il suo orsacchiotto di pezza che le fa compagnia e prende il mio posto quando mi sposto. Alcune mamme invece adottano la tecnica di rivestire un cuscino con un loro indumento (di solito la giacca del pigiama) e lo appoggiano vicino al piccolo, questo contatto fa sentire la mamma vicina e fa stare tranquilli.

Spero di aver potuto fornirvi qualche spunto utile. In bocca al lupo e sogni d’oro

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