VIAGGI-MEKUM 3

Bagaglio a mano sui voli: cosa, come e quanto portare

Bagaglio in volo

La prima suddivisione fondamentale è: bagaglio a mano in cabina o in stiva?

In cabina, o bagaglio a mano:

bagaglio-a-mano

Il bagaglio a mano deve essere sistemato in cabina, e le dimensioni e i pesi sono dettati da specifiche politiche commerciali e dalla configurazione e dal numero di posti stabiliti dalla stessa compagnia aerea. Forse non tutti lo sanno, ma il numero dei posti a sedere su ogni aeromobile non è fisso per tipo di aereo ma variabile in base ai parametri cui sopra.

Questo comporta una franchigia bagaglio che ne pone un limite alla dimensione, al peso e alla forma, per   poter essere sistemato agevolmente e senza intralcio per gli altri passeggeri, sotto il proprio sedile o nel vano-cappelliera porta oggetti.

Non esiste ormai più uno standard uguale per tutti i vettori, e la liberalizzazione del trasporto aereo ha portato a una disomogeneità di regole.

Giusto a mero motivo informativo possiamo indicate le misure (larghezza-altezza-profondità) in 23/56/36 cm

mentre il peso può variare da 5 a 10 kg. Ripetiamo, le dimensioni vanno ricontrollate tassativamente sui siti ufficiali di ogni vettore: possono cambiare di pochi centimetri, pochi chili e possono modificarsi anche i parametri della misurazione incluso con/senza manici, rotelle etc.

Bisogna anche fare molta attenzione nel caso si prendano diversi vettori cambiando ad esempio aereo e compagnia in uno scalo: quello che vale per il primo vettore può non essere valido per quello prenotato per la coincidenza o per il ritorno.

Cosa si rischia?

Da un rifiuto a vedersi imbarcare il bagaglio in cabina ed essere costretti a stivarlo (e vi lascio immaginare cosa potrebbe succedere a un trolley di tela, stivato in modo poco delicato) a un supplemento di tipo economico spesso salato con conseguente esborso alquanto antipatico.

Ci sono compagnie aeree fiscalissime e intransigenti e compagnie più elastiche, e magari cozziamo anche con l’umore dell’addetto al check-in che se malauguratamente ha avuto nella notte un screzio con la consorte, state pur certi che sarete voi a farne le spese.

Altra accortezza è quella di presentarsi non all’ultimo momento all’imbarco: essendo lo spazio dedicato ai bagagli sempre più risicato per far spazio ad altri sedili per ottimizzare il volo, si rischia di arrivare e non trovare più posto per il proprio bagaglio che, se anche rispetta i rigidi canoni dimensionali, lo si vedrà d’ufficio prendere la strada della stiva, a lottare poverello con valigioni in plastica rigida antiurto e pesanti quattro volte lui.

Anche se bagaglio a mano, è sempre consigliabile apporvi l’etichetta bagaglio, e se possibile con l’indirizzo di destinazione e quello di residenza.

Io consiglio pure di inserire all’interno un indirizzo con le proprie generalità.

In caso di perdita, sarà sicuramente più facile vedervelo riconsegnare, in quando può accadere che l’etichetta applicata all’esterno del bagaglio venga danneggiato o addirittura staccato più o meno incidentalmente.

Ultima accortezza, riguarda il “cosa” si trasporta.

Con un minimo di buon senso si evitano problemi al controllo bagagli: basta evitare accuratamente qualsiasi strumento che possa arrecare danno al volo e ai passeggeri, tipo armi, esplosivi, liquidi infiammabili.

A proposito di liquidi, possono essere trasportati al seguito in quantità molto ridotte e in speciali contenitori trasparenti.

Per questo è opportuno fare riferimento al sito dell’ENAC: Ente Nazionale Aviazione Civile.

 

 

 

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