ALLA LUCE DEL SOLE: PERCHÈ FA BENE E COME ESPORSI

Le proprietà benefiche in una sana esposizione al sole

Ahimè il tempo del sole è arrivato!

Sissignori, dico ahimè, perché con l’avanzare degli anni sono diventata insofferente al sole, al caldo, all’afa, alla sabbia!

E guardate un po’ la sorte: scrivo un articolo sui benefici di una corretta esposizione ai raggi solari.

mani-e-sole

In questi ultimi anni ci hanno istruito su quanto sia necessario proteggere la propria pelle, specialmente quella delicatissima dei bambini.

Ci hanno spiegato che i rischi riguardano questioni meno allarmanti, come le scottature o le rughe, fino a problemi più seri come i tumori.

Così abbiamo “scelto” di proteggerci con le creme solari utilizzando le protezioni più adatte al nostro derma-tipo.

bimba al mare

Ultimamente, però, ci sono nuovi studi che non negano quanto detto sinora, ma allo stesso tempo affermano il contrario: sembra proprio che

la luce solare permetta all’organismo di accumulare la vitamina D, la quale ridurrebbe il rischio di sviluppare tumori di altri organi.

Il personaggio di maggior spicco favorevole ad una corretta esposizione al sole per i suoi benefici è il Dott. Michael Holick, che in una sua recente intervista afferma:

“Con l’aumento di vitamina D nella dieta, o tramite sensibile esposizione al sole, si può ridurre il rischio di cancro dal 30 al 50%.

Abbiamo indotto il cancro al colon nei topi e li abbiamo controllati per 20 giorni.

La crescita del tumore è stata significativamente ridotta semplicemente introducendo vitamina D nella dieta.

C’è stata una riduzione del 40% della dimensione del tumore.

E l’occasionale esposizione al sole in effetti diminuisce il rischio di melanoma.

In Finlandia, fin dagli anni 60, i bambini che ricevevano 2.000 IU di vitamina D al giorno hanno ridotto il rischio di avere il diabete di tipo 1 dell’80%.

Ogni tessuto e ogni cellula del nostro corpo ha un recettore per la vitamina D. Ogni tessuto e ogni cellula del nostro corpo richiede vitamina D per un funzionamento adeguato.”

Senza contare che comunque grazie alla giusta esposizione al sole si favorisce il rafforzamento delle ossa, cosa fondamentale per le donne, in quanto soggette a maggior rischio di osteoporosi.

vitamina d

Inoltre allevia le contratture muscolari e indubbiamente è una cura contro il malumore, poiché stimola la “serotonina”, ovvero un neurotrasmettitore, popolarmente noto come “l’ormone della felicità”.

Dunque sembra proprio che i benefici della nostra stella sugli esseri viventi siano stati oggetto di studio e scientificamente provati, ma credo sia corretto tenere conto di diversi fattori variabili, almeno per quanto riguarda noi esseri umani.

Dovremmo considerare, infatti, la latitudine, perché immagino che un’esposizione in Finlandia non sia paragonabile ad una medesima tintarella presa in Sicilia; inoltre credo che anche la tipologia della pelle sia fondamentale, laddove c’è chi è chiaro, chi color miele, chi invece arriva ad un bel color nocciola.

pelle

 

Tutto dipende dal tipo di pigmento di cui siamo dotati, denominato melanina, prodotto dai melanociti.

Il numero dei melanociti è più o meno lo stesso indipendentemente dalla razza cui si appartiene, ma diminuiscono con l’avanzare dell’età, quindi questo è un’altro fattore da tenere in considerazione (ed forse è il  motivo per cui personalmente ho una pelle più sensibile rispetto a una decina di anni fa, ahimè…)

La produzione di melanina è un percorso piuttosto complicato da spiegare, ma vi basti sapere che il nostro colorito dipende da quale dei due tipi predomina nel nostro corpo: eumelanina (pigmento più scuro) oppure la feomelanina (pigmento rosso-giallastro).

E, come tutti sappiamo, le pelli più chiare sono quelle a maggior rischio di scottature.

Dunque se vogliamo assorbire ogni beneficio, evitando gli aspetti negativi dell’esposizione al sole, indubbiamente conviene auto valutarsi e prendere coscienza di nostri eventuali limiti, ragionando sulle fattezze della pelle, sull’età, sull’intensità dei raggi in base al luogo in cui siamo e alla stagione, oltre a considerare quanto tempo restiamo sotto il sole.

Il Dott. Michael Holick suggerrisce : ”Da cinque a 10 minuti, braccia e gambe, tre volte alla settimana, è sufficiente. ”

Ovvero il sole fa bene, ma bisogna gestirlo su di noi con una certa consapevolezza poiché “dovremmo apprezzare il sole per i suoi benefici, e non abusarne“.

 

 

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